- Sicuramente la tua vittoria dà un segno di discontinuità ad Artena che ha visto negli ultimi anni innumerevoli problemi dovuti a situazioni esterne alla politica che sono entrate nel tessuto di Artena. Quali sono le priorità che pensi di dare alla nuova giunta e alla tua azione amministrativa?
Grazie per lo spazio che mi state dando. Sicuramente il messaggio che ha voluto dare Artena è stato molto importante perché vincere superando la maggioranza dei votanti è un segnale notevole. Ribadisco quello che ho detto anche già in campagna elettorale e che è quello che sto facendo già in questi primi giorni di attività da Sindaco: stiamo cercando di dare priorità alle cose ordinarie per fare in modo che ad esempio la manutenzione o le questioni di natura ordinaria non siano più cose straordinarie. Abbiamo già dato mandato alla squadra manutenzione di un lavoro importante che si sta facendo di taglio del verde, pulizia del centro urbano e delle zone di contrada di Artena.
Ci stiamo occupando di alcune questioni di gestione ordinaria legate ai problemi dovuti alla pubblica illuminazione determinati dal fatto che c’è stato in queste settimane, prima delle elezioni, un cambio nella gestione e deve essere riorganizzato e riassestato il nuovo servizio: stiamo cercando di gestire le problematiche che si stanno creando in questi giorni. Inoltre abbiamo aperto un tavolo con Acea per risolvere alcuni problemi legati a una serie di fatture fatte pervenire da poco agli utenti per delle comunicazioni fatte prima delle elezioni e che hanno creato una situazione di confusione. Ci stiamo occupando innanzitutto dell’ordinario cercando di riorganizzare le questioni legate alla vita dei cittadini e dall’altro punto di vista cercando di riorganizzare la macchina amministrativa che purtroppo sconta la carenza di una serie di figure che non abbiamo e che dobbiamo ripristinare. Nelle prossime settimane ci occuperemo anche della condizione delle scuole e degli impianti sportivi per arrivare preparati agli imminenti appuntamenti di settembre quando si ricominceranno le attività scolastiche e sportive.
Stiamo facendo un focus su tutte le opere pubbliche: quelle che sono ferme, quelle da riprendere, sui finanziamenti che dobbiamo cercare di intercettare. Quindi stiamo cercando di fare il punto sullo stato dell’Ente. Ci vorrà tempo perché la macchina amministrativa deve essere riattivata e rimessa in funzione però le risposte arriveranno.
- Quali sono le prime 3 cose che vorresti fare per Artena?
Ci stiamo occupando di sistemare le scuole e fare in modo che a settembre riaprano garantendo determinati servizi: l’obiettivo è di fare in modo di riaprire la scuola e consentire ai ragazzi di tornare nei loro luoghi (ad esempio per la scuola di Ponte del Colle i cui studenti negli ultimi anni sono stati trasferiti in un altro plesso per problemi di lavori). Stiamo cercando anche di capire quali sono lo stato e le condizioni dell’isola ecologica: è un progetto su cui dobbiamo lavorare perché occorre aprirla il prima possibile anche perché a pochi giorni dal mio insediamento è partita la gara dei rifiuti, già prevista dalla vecchia amministrazione, che ha delle scadenze molto stringenti e sulla quale stiamo facendo le opportune verifiche. Per quanto riguarda le strutture sportive ci stanno arrivando le richieste dalle varie società sportive quindi l’obiettivo imminente è di riorganizzare lo stato delle strutture e fare in modo che si consentano spazi alle varie associazioni presenti sul territorio. Abbiamo ricevuto un contributo importante per la realizzazione del nuovo nido comunale e anche lì dobbiamo avviare i lavori a partiree dalla fase di progettazione per poter realizzare la nuova struttura che arricchirà l’offerta dei servizi dedicati all’infanzia nella nostra città.
- QualI saranno l’approccio e il rapporto nei confronti dell’opposizione?
Sin dal primo consiglio comunale ho voluto dare un segnale molto chiaro: di partecipazione, condivisione e apertura. Ci tengo a sottolineare quanto fosse importante questo per me e per la maggioranza tanto che, durante la prima seduta del Consiglio comunale quando siamo stati chiamati alla nomina del Presidente e del Vicepresidente del consiglio comunale, ho proposto che fosse la minoranza ad esprimere la figura del Vicepresidente. Alla fine entrambe le figure sono state votate all’unanimità: questo ad Artena non accadeva da anni. Inoltre, ho fatto in modo che sin dalla prima seduta del Consiglio avessimo la diretta streaming perché è un principio di partecipazione e di condivisione oltre che con le minoranze, anche con tutta la città.
Ho già dato disposizioni affinché si proceda il prima possibile all’istituzione delle Commissioni consiliari proprio perché ci tengo che la nostra attività sia seguita e vada di pari passo con l’attività del Consiglio comunale che si esprime, oltre che nelle sedute consiliari, anche nelle riunioni delle Commissioni. Artena ha bisogno del contributo e della partecipazione di tutti: consiglieri di maggioranza e di minoranza poiché essendo stati eletti dal popolo rappresentano la città e tutti i consiglieri devono dare il proprio contributo per rimettere in piedi Artena.
- Ritieni che l’idea del campo largo possa essere vincente per il successo elettorale? Come si unisce al senso di identità che invece sta dando la segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein?
A livello locale, essendo un comune sotto i 15mila abitanti, siamo andati al voto con una lista civica. In questi anni abbiamo costruito un campo largo a livello civico nel quale sono unite diverse esperienze e sensibilità. Non farei ad Artena, per la dinamica civica che abbiamo vissuto, un ragionamento politico proprio perché nella lista erano presenti diverse anime, anche più moderate.
Ciò non esclude il fatto che io sia una iscritta del Partito Democratico e questo è noto e risaputo da tutti. Sicuramente l’esperienza della mia lista civica, con la presenza anche di anime più moderate, dimostra che può essere una chiave vincente. È chiaro che quando ci si candida per governare la città bisogna interpretare e intercettare diverse sensibilità. Per poter diventare il Sindaco e l’amministratore di tutti, secondo me è necessario costruire una squadra che sia rappresentativa di diverse anime civiche e che trovino nel governo e nel consiglio comunale la loro giusta rappresentanza.
Allargare anziché chiudere è una chiave vincente, la partecipazione e il coinvolgimento degli altri, ma è anche importante condividere dei principi di governo di fondo. Posso affermare che la squadra che abbiamo costruito condivide determinati principi di governo che stiamo già attuando in questi primi giorni: la scuola, lo sport, la condizione sanitaria della città, la salute pubblica, i temi dell’ambiente.
Bisogna avere dei principi di fondo, poi allargare e costruire delle coalizioni che siano rappresentative di diverse anime, e questo dà maggiori possibilità proprio perché, secondo me anche i cittadini si sentono maggiormente rassicurati. Quando ci si accorge che c’è una coalizione che è rappresentativa di tante persone anche i cittadini sono più agevolati ad avere fiducia in quel progetto proprio perché lo vedono più completo rispetto ad altri che possono rivolgersi ad una sola parte: questo non aiuta in comunità piccole come le nostre dove determinate vicende di natura politica saltano perché nelle realtà come questa solitamente si arriva alle elezioni amministrative con le liste civiche.
