Giovedì 17 ottobre 2024, la parrocchia di San Giovanni Bosco, nel cuore del quartiere omonimo del VII Municipio, ospiterà l’evento "Povertà alimentare e carità politica", organizzato dalla Caritas diocesana di Roma. L’iniziativa, che si inserisce nel quadro della Giornata mondiale di lotta contro la povertà, avrà come obiettivo centrale la riflessione e l’azione sul fenomeno della povertà alimentare, una piaga ancora troppo diffusa, anche nella Capitale.
Uno dei momenti più significativi della giornata sarà l’inaugurazione del sesto Emporio della Solidarietà della diocesi di Roma, dedicato proprio alla comunità della parrocchia di San Giovanni Bosco. L’Emporio, che aprirà ufficialmente a dicembre, offrirà sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà, coinvolgendo le parrocchie delle Prefetture Est della diocesi. In questo nuovo spazio, di circa 80 metri quadrati, i volontari distribuiranno cibo e beni di prima necessità due giorni a settimana, grazie al contributo delle parrocchie locali.
L’iniziativa si aggiunge alla rete degli Empori della Solidarietà, una realtà nata proprio a Roma nel 2008 e che, in questi anni, ha permesso di assistere oltre 11.000 famiglie e più di 39.000 persone, di cui quasi la metà minori. Un intervento che va oltre il mero aiuto materiale, rappresentando un segno concreto di carità e solidarietà in un contesto urbano dove le disuguaglianze si fanno sentire con forza.
La mattinata si aprirà con una tavola rotonda presso il Teatro Don Bosco, moderata da Stefano Caredda, direttore dell’agenzia di stampa Redattore Sociale. Dopo i saluti di don Giorgio Mocci, parroco di don Bosco, a confrontarsi saranno esponenti del mondo ecclesiale, accademico e politico, tra cui S.E. Mons. Baldassare Reina, vicegerente diocesi di Roma; don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana; Giustino Trincia, direttore della Caritas diocesana di Roma; Massimiliano Maselli, assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio; Francesco Laddaga, presidente del Municipio VII; Barbara Funari, assessora alle politiche sociali e salute di Roma Capitale, Fabio Massimo Pallottini, presidente della Centrale del Latte di Roma; Davide Marino, esperto di povertà alimentare per il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente; Maria Bianco, teologa del Centro Hurtado della Pontificia Università Gregoriana; Francesca Romana Busnelli, dell’Università Pontificia Salesiana.
La discussione sarà incentrata su un'analisi del territorio romano: quante sono le persone che hanno bisogno di cibo? Quali risposte stanno arrivando dalle istituzioni? In un dialogo che metterà in luce il ruolo delle politiche sociali e della Chiesa nell'affrontare un fenomeno multidimensionale come quello della povertà alimentare, verranno esaminate soluzioni concrete, con particolare attenzione al legame tra sostegno materiale e la costruzione di comunità solidali.
Dopo l’inaugurazione dell’Emporio, prevista per le 12:15, alla presenza di S.E. Mons. Paolo Ricciardi vescovo ausiliare settore est, il pomeriggio sarà dedicato all’animazione territoriale. Nella piazza antistante la parrocchia, dalle 13:00 fino alle 19:00, saranno allestiti stand informativi e laboratori aperti al pubblico. Le attività coinvolgeranno scuole e associazioni locali, con l’obiettivo di sensibilizzare i partecipanti sui temi della povertà alimentare e dell’ecologia integrale.
Tra i temi trattati nei laboratori: l’importanza di una “presa in carico globale e generativa”, “la comunità che accompagna”, “allargare lo sguardo”, per affrontare la povertà, il ruolo attivo delle comunità nel sostenere chi è in difficoltà, e l’idea di un’ecologia che metta al centro la salute, l’alimentazione sostenibile e la lotta alla povertà educativa.
Nel quadro della lotta contro la povertà alimentare, la Caritas di Roma ha sviluppato dieci principi che servono da guida per rendere più efficace e umano l’intervento. L’approccio parte dalla necessità di comprendere le cause profonde della povertà, andando oltre la semplice mancanza di risorse economiche. La povertà, infatti, è un fenomeno complesso, che spesso è legato a storie di vita difficili, a disuguaglianze sociali e a percorsi di emarginazione.
Un altro punto centrale è la restituzione della dignità alle persone in difficoltà: l’aiuto non deve limitarsi alla distribuzione di beni materiali, ma deve mirare a costruire relazioni autentiche, basate sulla fiducia e sull’ascolto. La Caritas sottolinea come prendersi cura dell’altro significhi anche compiere piccoli gesti quotidiani, come un sorriso o un ascolto attento, che possono fare la differenza nel ristabilire il benessere psicologico e spirituale.
Allo stesso tempo, si riconosce che il semplice aiuto materiale non basta. È necessario accompagnare le persone lungo un percorso di autonomia economica e sociale, affinché possano uscire dalla spirale della dipendenza dagli aiuti. La Caritas invita la comunità a fare la propria parte, perché la lotta contro la povertà è una responsabilità collettiva che coinvolge non solo le istituzioni, ma anche i singoli cittadini.
L’evento del 17 ottobre si colloca in un momento particolare, alla vigilia del Giubileo della Speranza del 2025. La creazione di un nuovo Emporio della Solidarietà vuole essere un segno concreto di vicinanza alle persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. Un segno che invita tutti, istituzioni e cittadini, a riflettere sul ruolo della carità politica, ovvero di una solidarietà che si traduce in azione pubblica, in giustizia sociale, in politiche inclusive.
Con l'iniziativa "Povertà alimentare e carità politica", la Caritas diocesana di Roma non solo rinnova il suo impegno a favore delle famiglie più fragili, ma apre un dialogo con la città, affinché nessuno resti indietro. Roma, con i suoi sei Empori, si conferma così laboratorio di solidarietà e speranza, capace di offrire risposte concrete in un contesto socio-economico in cui, ancora oggi, troppi faticano a mettere il pane in tavola.
